La medicina legale si occupa dei rapporti tra la medicina e la legge, insieme alla medicina sociale fa parte della medicina pubblica.
Si suddivide in medicina giuridica, che si occupa dell'evoluzione del diritto, dell'interpretazione delle norme e della loro applicabilità dal punto di vista medico e in medicina forense, che utilizza la medicina al fine di accertamento di singoli casi di interesse giudiziario.
Storia
La medicina legale ha seguito il processo evolutivo delle conoscenze mediche e, con il formarsi di stati organizzati dotati di leggi e norme, questi attinsero alla medicina per trarre nozioni utili per la loro legislazione.
Prime tracce di medicina legale si riscontrano a partire dalla 2700 a.C. in Egitto. In Mesopotamia il codice di leggi dei Sumeri (2500-1950) prevedeva risarcimenti in caso di lesioni personali. Famosissimo il babilonese Codice di Hammurabi (1728-1686), che affermava tra l'altro il principio della responsabilità professionale in caso di morte o lesione; ad esempio vi si legge, nel paragrafo 218, che Se un medico ha eseguito un difficile intervento col coltello di bronzo ed ha provocato la morte del soggetto gli si tagli la mano. Presso gli Ebrei, sia nelle leggi di Mosè che in quelle successive del Talmud, si riscontravano nozioni medico-legali e severe leggi in tema di igiene pubblica. Nell'antica Grecia, dominata dalla figura di Ippocrate, nascono i principi di Etica medica e di Deontologia.
A partire dal secolo scorso le ricerche e le scoperte di scienze collaterali hanno recato innumerevoli vantaggi al migliore raggiungimento degli scopi prefissi dalla medicina legale. Non è il caso di intrattenerci su tutte quelle nozioni che fanno parte del dottrinario attuale di questa scienza. Ci limitiamo quindi a ricordare semplicemente qualcuna delle più interessanti, quali la modificazione elettrolitica di Thorpe nella prova di Marsh-Berzelius per l'arsenico, il metodo di Stas-Otto-Dragendorff negli avvelenamenti da alcaloidi, il metodo spettroscopico di Hartridge (1912) per la ricerca di tracce minutissime di ossido di carbonio nel sangue, la prova delle "precipitine" ideata da Uhlenhuth e Nuttal per l'identificazione delle macchie di sangue (1925), la ricerca della paternità per mezzo dei gruppi sanguigni (1921).
L'importante capitolo della tossicologia ha raggiunto perfezioni veramente ammirevoli, fino ad arrivare alla microchimica dei veleni, per opera di Theodore George Wormley. La traumatologia ha pure essa progredito, specialmente nel campo delle ferite da arma da fuoco, potendosi giungere fino alla identificazione dell'arma che ha colpito, dalle rigature della canna rimaste impresse nel proiettile.
A fronte di tali scoperte, si può segnalare l'attività svolta dalle società scientifiche. In Italia, nel 1897 nasceva l'Associazione Italiana di Medicina Legale il cui primo presidente fu il Prof. Cesare Lombroso; essa divenne nel 1947 la Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e dopo il primo Congresso a Torino (1898) si succedettero i Congressi di Genova (1913), Firenze (1927), Bologna (1930), Roma (1933), Milano (1935), Napoli (1937), Padova (1940), Siena (1947), Parma (1949), e con cadenza triennale fino ai giorni nostri. Nel 1924 la Società tramite Attilio Cevidalli fondò a Padova la prima scuola di specializzazione in medicina legale. Nel corso degli anni, la Società che fu presieduta, tra gli altri dai proff. Cesare Gerin, Francesco Introna, Mauro Barni, Antonio Fornari, ha sviluppato soprattutto l'insegnamento della disciplina. L'organo di stampa dell'associazione è la "Rivista italiana di Medicina legale ".