La dicitura si riferisce alla branca della medicina che si occupa della diagnosi, terapia e riabilitazione della disabilità conseguente a varie malattie invalidanti. Si tratta soprattutto di malattie che comportano una limitazione dell'attività e restrizione della partecipazione alla vita attiva, attraverso la riduzione della funzione motoria, cognitiva o emozionale.
La disabilità può conseguire a malattie del sistema nervoso, osteo-articolare, cardiaco e respiratorio, ma può riguardare anche la sfera intellettiva e relazionale.
In Italia, per ottenere il titolo di specialista in medicina fisica e riabilitazione è necessario, previo possesso della laurea in Medicina e chirurgia e dell'abilitazione professionale di medico chirurgo, l'aver frequentato la relativa scuola di specializzazione quinquennale universitaria post-lauream.
Il medico specialista in medicina fisica e riabilitazione è il fisiatra, che opera solitamente in equipe con il pediatra, il neurologo, l'otorinolaringoiatra, il neuropsichiatra infantile, l'ortopedico, lo psicologo, il reumatologo, e, in regime più specificamente multiprofessionale, con il fisioterapista, il logopedista, il terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, il neuropsicologo, l'infermiere il laureato in Scienze motorie, ed altre figure.
I programmi riabilitativi vengono portati avanti esecutivamente, nell'ambito di un complessivo progetto riabilitativo e delle rispettive competenze, dal fisioterapista per gli ambiti della motricità, e dal logopedista nell'ambito della fonazione. Queste figure professionali sanitarie esercitano la professione dopo aver conseguito una specifica laurea triennale (ex diploma universitario), ed eventualmente anche una laurea specialistica o master universitari.